TO BURN OR NOT TO BURN – Per un futuro atto di meraviglia
Dante Antonelli
Masterclass di scrittura scenica
La vita è una danza nel cratere di un vulcano: erutterà, ma non sappiamo quando.
Yukio Mishima
Nel solco del Progetto Mishima, la masterclass To Burn Or Not To Burn affronta il lavoro di indagine, creazione scenica, scrittura e pratica della performance sul romanzo Il padiglione d’oro di Yukio Mishima e su Amleto di William Shakespeare. Questo cantiere aperto è un luogo di incontro e scambio in cui seminare e sviluppare un futuro Atto di Meraviglia. La visione del vuoto e l’atto fatale: la tensione spirituale della performance è quella del giovane samurai idealizzato da Mishima.
Apollineo e Dionisiaco muovono le onde di un mare solo geograficamente distante dal nostro e che affonda, invece, le sue correnti e riscopre i suoi stati di grazia nello stesso mare dove la nostra civiltà ha visto le sue origini. Il paese ideale di Mishima insegue la bellezza classica dei nostri antenati e, in qualche modo la scena dei nostri giorni, i teatri e gli spazi dei nostri luoghi di vita, le persone che lo leggono oggi, possono dargli nuova voce e nuova luce.
Destinatari: drammaturghi e appassionati di teatro, scrittori, insegnanti, studenti, attori, registi
Dante Antonelli nasce a Roma nel 1984. Dopo varie esperienze come interprete, entra a far parte dell’ANAD “Silvio D’Amico” come regista. Nel settembre 2011 si dedica alla ricerca teatrale e performativa sulla drammaturgia di J. Genet: Il Balcone. Il risultato del processo di ricerca condiviso con il gruppo è stata una perfomance di 50′ dal titolo In Corpore Genetico presentata al Forte Fanfulla di Roma. Nello stesso anno firma la sceneggiatura e la regia del cortometraggio In buono stato presentato al Festival di Venezia, fuori concorso, all’interno del medio metraggio 6 sull’autobus, prodotto dalla Silvio D?Amico, a cura di Sergio Rubini, Daniela Bortignoni, Ugo Chiti. A luglio 2013 debutta con La cocciutaggine di Rafael Spregelburd presso il teatro studio Eleonora Duse, lavoro di diploma presso l’Accademia Nazionale, successivamente presentato al R.I.C. festival, Rieti. Dal 2014 lavora al Progetto Schlab, una serie di laboratori di ricerca e creazione scenica su Werner Schwab, sviluppando nel 2015 la drammaturgia e lo spettacolo FAK FEK FIK – le tre giovani con il quale ha vinto il Roma Fringe Festival (miglior spettacolo, miglior drammaturgia, miglior attrici ex aequo: Martina Badiluzzi, Giovanna Cammisa, Arianna Pozzoli). Nel 2016 e nel 2017 completa una trilogia dedicata a Schwab con SSKK (Santo Subito + Kova Kova) e DUET – Quanti siamo davvero quando siamo noi due? con Valentina Beotti ed Enrico Roccaforte. Nel luglio 2019 a Pergine Festival porta l’anteprima del nuovo lavoro Atto di adorazione, che debutterà a RomaEuropa in prima nazionale l’autunno stesso.
VAI AL FORM DI ISCRIZIONE30 Nov - 1 Dic 2019
ore 11:00-13:00 e 14:00-18:00