Luigi Senesi. De Pictura
Sala espositiva del Teatro Comunale di Pergine
Piazza Garibaldi 4, piano interrato
Sala Maier
Piazza Serra, 11
Tutti i giorni dal 22 novembre 2013 al 19 gennaio 2014 nei seguenti orari:
lunedì, martedì, mercoledì
15.00/20.00
giovedì, venerdì, sabato e domenica
10.00/13.00-15.00-20.00
Chiuso Natale e 1° gennaio
Mostra promossa da
Comune di Pergine Valsugana
Provincia Autonoma di Trento
In collaborazione con
MART Museo d’arte moderna
e contemporanea di Trento e Rovereto
Organizzazione e promozione
Pergine Spettacolo Aperto
Con il sostegno di
Cassa Rurale di Pergine
Mediocredito Trentino-Alto Adige
Cassa Centrale Banca
Mostra e catalogo a cura di
Roberto Festi
L’opera di Luigi Senesi (1938-1978), pittore, grafico e incisore – uno dei migliori artisti che Pergine Valsugana abbia mai espresso – è stata indagata venticinque anni fa dalla mostra Luigi Senesi. L’arte della visione, L’esposizione del 2013 vuole riprendere il filo con quella ormai lontana prima ricognizione, denominata “Progetto Senesi”.
Sull’uomo-artista, figura di spicco nel panorama artistico italiano della seconda metà del Novecento, sulla sua incontestabile adesione al clima culturale degli anni Sessanta e Settanta, ma soprattutto sul suo rapporto con la città d’origine e con il più vasto contesto trentino, punta ora l’attenzione questa esposizione, realizzata a trentacinque anni dalla scomparsa dell’artista ed in contemporanea alla stampa del catalogo ragionato dell’opera pubblicato dal Museo d’arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto.
Al momento figurativo della formazione e degli esordi (tra il 1958 e il 1963) – una fase che Senesi vive da “perginese tra i perginesi” (le vedute della città, il mondo del lavoro, le drammatiche presenze umane del manicomio…) – seguirono altri “periodi”, nei quali l’artista ha esplorato, complici i suoi metodi operativi e in un percorso profondo e coerente, il complesso ambito del mondo del colore, della luce e della percezione.
La mostra di Pergine Valsugana, ricca di oltre 120 opere tra pittura e grafica, vuole indagare con maggior profondità il periodo della “formazione”, estendendolo a tutto il primo decennio di lavoro fino allo scadere degli anni Sessanta, quando apparvero le prime “Immagini significanti”. E’ un Senesi ancora in parte inedito, poco visto, che può emergere proprio in virtù del lungo lavoro di ricerca messo in campo per il catalogo ragionato. Quest’aspetto conferisce alla mostra e al catalogo che l’accompagna una peculiarità assoluta e in qualche modo la prima vera opportunità di scoprire un Senesi “privato”. A un ambito di pura pittura, figurativa prima, sempre più indirizzata verso l’astrazione dopo il 1970, si affiancano anche le sperimentazioni per la creazione di pannelli decorativi in ceramica – tema meno noto e studiato, di cui rimangono pregevoli testimonianze per la prima volta presentate al pubblico – e un ricco corpus dell’opera grafica.
Accanto alle opere, la mostra mette in evidenza selezionati scritti originali, documenti, fotografie e cataloghi di mostre, ma soprattutto il ricco epistolario dell’artista, che permettono una miglior comprensione della sensibilità umana e sociale di Senesi: quel legame con il suo territorio che è la prima chiave di lettura della mostra e obiettivo primario della stessa.
Il 3 gennaio, al Teatro di Pergine, andrà in scena “I quadri hanno gli occhi”, rappresentazione teatrale inedita curata da Elio Carlin. Uno spettacolo nato dallo studio delle lettere dell’artista (con il padre, i colleghi pittori, la moglie Anna…), lette ed interpretate in una suggestiva cornice scenografica. Ingresso gratuito su prenotazione.