I sensi sono il nostro punto di accesso al mondo e alla nostra interiorità, perché è dalla nostra “pelle” che tutto deve passare per essere vissuto, conosciuto, elaborato. Ma quanto spazio viene dato alla sensorialità nel mondo contemporaneo? Bombardati e aggrediti da mille stimoli inquinanti, allo stesso tempo trascurati da una cultura che privilegia realtà asettiche e astratte, i nostri sensi tendono a chiudersi, a funzionare in modo via via più ridotto, a spegnersi e ad appiattirsi su un livello di pura prestazione.
Wear it like a crown di Cirkus Cirkör | Dedicato a Thad Jones di FaRe Jazz Big Band | Blind date – concerto al buio di Cesare Picco | Ticket di C. Bonheur Intérieur Brut | Il tribuno di M. Kagel di Dario Vergassola e J Futura | In tutti i sensi di Neuroscienze Show | Cafè non sense di Francesca Quadrelli | Il senso della follia di Rodolfo Taiani | Per una selva oscura, labirinto sensoriale | Macchine per il teatro incosciente di La voce delle cose | Sento, dunque sono di Le stanze dei sensi | Performance clandestine di Johnny Melville/Janne Koefoed