L’autunno di Pergine Festival: spettacoli, residenze e laboratori in programma
Pergine Festival non è solo… estate. L’attività del festival si ampia, si moltiplica, riempie gli spazi per mantenere il tepore di un’anima culturale di cui comunità e cittadini si nutrono. Ecco le prossime tracce di questo percorso.
CITTADINE E CITTADINI IN SCENA
Un luogo di dialogo, cooperazione e accoglienza: questo vuole diventare il progetto “Cittadine e Cittadini in scena” di Pergine Festival. L’obiettivo è incentivare nei giovani una nuova prospettiva sull’abitare lo spazio urbano e la sfera pubblica, incoraggiandoli a sviluppare un proprio pensiero critico. Il tentativo è quello di trasmettere un senso di appartenenza alla comunità e al mondo, motivandoli a mettere in discussione la contemporaneità e ad essere agenti del cambiamento. Una sfida ambiziosa e stimolante.
“Cittadine e cittadini in scena” vede dunque il teatro come dispositivo pedagogico rivolto a più fasce d’età: tre spettacoli e un laboratorio lo compongono. Tutti gli spettacoli prevedono un coinvolgimento diretto di studenti e studentesse all’interno della creazione e della macchina teatrale. Gli spettacoli proposti sono produzioni di importanti realtà del panorama nazionale che utilizzano forme teatrali non convenzionali e affrontano alcune tematiche centrali del nostro presente, quali la libertà di informazione e sviluppo del pensiero critico, la memoria e responsabilità civica, la cittadinanza attiva, la coscienza del territorio.
Si comincerà con “Se questo è Levi” di Fanny & Alexander, ove ciascuno studente riceverà un foglio con le stesse domande rivolte a Primo Levi nel corso della sua vita. L’attore in scena risponderà proprio con le parole di Levi, creando così uno spettacolo condiviso sulla memoria e sull’importanza di interrogarsi e sviluppare un pensiero critico.
Poi “Rooteen. Indagine lampo a Pergine” di Gli Omini, durante il quale gli attori parleranno, in dieci giorni di residenza, con tutti i membri di questa comunità. Parleranno di sogni, desideri, frustrazioni, pregi e difetti. Poi rielaboreranno tutto e il risultato sarà un racconto corale.
Si continuerà con “Lo spettatore condannato a morte” di A.M.A Factory, ambientato in una sala di tribunale in cui attori, giudici, testimoni, avvocati, regista e spettatori si confrontano e si fondono. Una parodia della giustizia dove si intravede il funzionamento delle dittature presenti e passate, nonché i loro avatar nelle nostre “democrazie” contemporanee.
Ci sarà anche il laboratorio “Da spazio a luogo: piazza Serra” di Alchimie Urbane, che si propone di coinvolgere studenti e studentesse attraverso gli strumenti dell’architettura, del design e dell’arte, stimolando la loro creatività nella trasformazione della nuova piazza Serra, da uno “spazio” geometrico, neutro, quotidiano a un “luogo” identitario e relazionale. L’obiettivo è sviluppare la libertà del pensiero e la magia della creatività, incoraggiando i partecipanti a immaginare e realizzare trasformazioni impossibili.
Il progetto è stato ideato in dialogo con l’Istituto Marie Curie di Pergine e le Scuole Medie Ciro Andreatta. La realizzazione è resa possibile grazie al sostegno di Fondazione Caritro e alla stretta collaborazione con il Teatro di Pergine.
Una danza da salvare. Il workshop condotto dai danzatori Gianmaria Borzillo e Giovanfrancesco Giannini, è infatti dedicato alla polka chinata, ballo bolognese dei primi del Novecento – pressoché estinto – che rivive in Save the last dance for me di Alessandro Sciarroni, Leone d’Oro alla Biennale di Venezia e artista associato di Triennale Milano Teatro. Danza di corteggiamento originariamente eseguita da soli uomini, la polka chinata è una pratica fisicamente impegnativa, quasi acrobatica, che prevede che i danzatori – abbracciati l’un l’altro – girino vorticosamente mentre si piegano sulle ginocchia quasi fino a terra.
Alessandro Sciarroni fa della danza uno spazio di libertà e di poesia. Qui salva e trasforma una polka in un travolgente vortice di passione: tanto ipnotico, quanto rituale, con gli spettatori testimoni ravvicinati.
E’ online il Bando Non addomesticabili 2025. Il Centro S. Chiara, AriaTeatro ETS e Pergine Festival promuovono anche per il 2025 un bando per una nuova creazione di danza contemporanea e d’autore: il progetto vincitore debutterà in prima nazionale nel prossimo Pergine Festival.
Il progetto selezionato avrà l’opportunità di essere presentato al pubblico in due fasi: prima in forma di studio durante il Festival Bellandi presso il Teatro Comunale di Pergine Valsugana (aprile 2025) e successivamente in prima nazionale al 50esimo Pergine Festival (luglio 2025).
Il bando è rivolto ad artisti singoli, compagnie o collettivi residenti, domiciliati o operanti nella Regione Trentino Alto-Adige, senza limiti di età, attivi nel campo della danza contemporanea e d’autore e mira a sostenere una nuova creazione inedita. Per partecipare, è necessario compilare la domanda di partecipazione disponibile sul sito www.centrosantachiara.it nella sezione “audizioni” e inviarla, completa in ogni sua parte, entro e non oltre il 2 dicembre 2024 all’indirizzo e-mail nonaddomesticabili.bando@gmail.com.