Si chiude con successo la 37esima edizione del festival!
Si è conclusa con successo l’edizione 2012 di Pergine Spettacolo Aperto che dal 6 al 14 luglio ha proposto un ricco cartellone di incontri, laboratori e spettacoli sul tema dei cinque sensi. Il festival ha offerto a un pubblico proveniente da diverse regioni eventi artistici di alta qualità e di livello internazionale. Nove giorni tra arte e scienza per scoprire i misteri e le curiosità che si nascondono dietro la nostra percezione delle cose.
La caccia al tesoro, alla scoperta di installazioni artistiche, piece teatrali, musica in tutti i sensi, ha incontrato il consenso di un pubblico nuovo, giovane e attento ai cambiamenti.
A impegnarsi nella realizzazione del festival una squadra di giovanissimi volontari, uno staff tecnico e organizzativo altrettanto giovane e una direzione artistica lungimirante, che ha saputo sfruttare e trasformare in opportunità la mancanza di uno spazio identitario (lo storico teatro tenda è stato ormai abbandonato) dove svolgere la propria attività. Il festival infatti si è caratterizzato quest’anno anche per un nuovo uso degli spazi cittadini: le vie e le piazze, le case e i giardini privati e i non luoghi dell’ex Ospedale Psichiatrico sono diventati un palcoscenuco diffuso che ha animato la città di Pergine .
Tra le proposte innovative particolare interesse hanno suscitato il progetto OPEN, nato per promouovere la creatività contemporanea trentina (molto interessanti le performance uscite dai laboratori condotti da Geraldine Pilgrim e Shadow Casters), e la nuova formula targata “No limits”, fortemente voluta dal direttivo per migliorare l’accessibilità agli eventi di persone non vedenti, non udenti e disabili. Organizzazioni e associazioni del settore, hanno fornito la loro preziosa consulenza, cercando le soluzioni più adeguate per permettere a tutti di godere degli spettacoli, agevolando l’accessibilità fisica e sensoriale a spazi e contenuti (per molti eventi è stata offerta anche la traduzione in lingua dei segni LIS).
Alta la qualità degli spettacoli, dalla prima nazionale di Ticket del Collectif Bonheur Intérieur Brut guidato da Jack Souvant, esperienza brutale e diretta dell’immigrazione clandestina all’interno di un container, alla serata finale dedicata alle neuroscienze, con ospiti internazionali quali Charles Spence e Lawrence Rosenblum moderati con ironia da un bravissimo Patrizio Roversi, passando per il concerto al buio di Cesare Picco. Proposte artistiche nuove, alternative, mai banali, seguite con interesse anche dalla stampa e dai media nazionali.
C’è ora da mettere in cantiere l’edizione 2013, alla ricerca di spazi e formule nuove dentro il solco tracciato in questi ultimi anni. Che funziona e va coltivato.