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    Bilancio di Homo Narrans

    Homo Narrans: un bilancio

     

    Sono stati nove giorni intensissimi quelli vissuti a Pergine dal 5 al 13 luglio. Il festival “Homo narrans” 2013 dedicato al raccontarsi ha visto la cittadina animarsi di eventi (oltre 70 tra rappresentazioni, incontri di approfondimento, mostre e installazioni, laboratori per artisti e per tutto il pubblico) ed accogliere un centinaio di artisti e relatori provenienti da tutto il mondo (Italia, Spagna, Francia, Germania, Regno Unito, Svizzera, Tunisia, Messico, India). In controtendenza rispetto alla situazione nazionale, che vede i consumi culturali in costante regressione, la partecipazione del pubblico è aumentata rispetto all’anno precedente, anche grazie alla scelta di collocare molte iniziative nel cuore del centro storico e di aprirle alla libera fruizione. Se il pubblico è sempre meno disposto ad avvicinarsi alla cultura, è dunque la cultura stessa a doverglisi avvicinare, anche facendocelo casualmente inciampare.

    Di grande impatto, da questo punto di vista, è stato ad esempio il progetto “I love you” del collettivo italo berlinese Ze Coupel, che ha visto una dozzina di nuovi perginesi delle più diverse provenienze donare ai passanti un frammento della loro storia. Ma anche l’esperienza di teatro per la comunità di Collettivo Progetto Antigone che sotto la guida di Letizia Quintavalla ha spinto gruppi di cittadini (dalla giunta comunale agli anziani, a diverse associazioni culturali) a confrontarsi con i bambini sui temi della legalità e della giustizia. Da segnalare anche il progetto “no limits”, per garantire a tutti l’accessibilità e che ha visto la collaborazione attiva di Handicrea, Ente nazionale sordi, La strada, CS4, Anfass Trentino.

    Nomi noti (come Antonio Rezza, Alessandro Haber, Emma Dante) hanno lavorato accanto ad artisti per la prima volta in Italia (come la compagnia Res de Res, in prima nazionale con la poetica creazione “Remor”) e ad emergenti a “km zero” per un festival alla ricerca di nuove formule di arte e spettacolo capaci di coinvolgerci emotivamente e sensorialmente, mettendo al bando l’indifferenza.