“Close Up”: a Pergine Festival il teatro strumentale dell’ensemble italo-polacco Kalakara
Domani, venerdì 16 luglio, alle 20.30, debutta al Teatro Don Bosco di Pergine “Close Up”, la pièce di teatro strumentale scritta per Pergine Festival dall’ensemble italo-polacco Kalakara (Anna Sowa, Margherita Berlanda e Dorota Jasinska). Alle 19.00 (e in replica alle 21.30), va invece in scena in Sala Maier “A certain value”, la performance interattiva di Anna Rispoli e Martina Angelotti.
Kalakara è un ensemble di teatro performativo strumentale. Partendo da una solida formazione nella musica classica contemporanea, le performer di Kalakara esplorano le potenzialità espressive del linguaggio musicale contemporaneo in un contesto performativo. L’ensemble è formato da Anna Sowa (compositrice), Margherita Berlanda (fisarmonicista) e Dorota Jasinska (violinista).
Domani, venerdì 16 luglio, Kalakara debutta a Pergine Valsugana con un nuovo lavoro, “Close Up”, commissionato nel 2020 da Pergine Festival. “Close Up” è una pièce di teatro strumentale per violino, fisarmonica, voce, elettronica e movimento in linea con la ricerca di Kalakara, costantemente in bilico tra composizione musicale e teatro.
La parola chiave è ‘rapporto’: “Close Up” indaga il rapporto tra essere umano e natura, tra musicista e strumento, tra compositore e partitura. Il lavoro ha come intento quello di raccontare un processo di conoscenza: l’essere umano parte dall’esperienza di sé per prendere coscienza dell’ambiente che lo circonda e interagire con esso.
Kalakara immagina uno spazio sonoro mutevole, dove la narrazione è affidata alle due musiciste-performer che si muovono in scena. Il bisogno di creare equilibrio tra essere umano e natura è rappresentato dall’unione tra il corpo del musicista e lo strumento, tra il compositore e la creazione.
Il progetto è sostenuto dagli enti polacchi Fundacja Pole do Popisu e Adam Mickiewicz Institute e dall’Associazione Culturale Anomalìa di Baselga di Pinè.
L’appuntamento con “Close Up” è alle 20.30 al Teatro Don Bosco.
Sempre domani, debutta a Pergine Festival anche “A certain value”, progetto performativo nato dalla ricerca di Anna Rispoli e Martina Angelotti.
“A certain value” è una performance interattiva che invita a riflettere sulle tante forme che la condivisione può assumere. Nasce da un progetto di ricerca su quattro collettivi in altrettante città europee: famiglie migranti che vivono in un edificio occupato (Marsiglia, Francia); professionisti del mondo dell’arte che condividono un unico conto in banca (Bruxelles, Belgio); un gruppo di detenute del carcere femminile (Rennes, Francia); bambine e bambini eco-attivisti preoccupati per le sorti del pianeta (Budapest, Ungheria). Il pubblico è chiamato a diventare la voce di queste esperienze, discutendole all’interno di un’assemblea. Progetto pilota della piattaforma In-Situ, “A certain value” ha ricevuto il sostegno per la creazione nell’ambito del progetto ACT, cofinanziato dal programma Creative Europe dell’Unione Europea.
La performance va in scena alle 19.00 e alle 21.30 in Sala Maier.