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    Il programma dell’edizione autunnale

    Dopo la 15 giorni estiva di musica e performance, Pergine Festival ritorna dal 27 al 31 ottobre con un’inedita “autumn edition”. La protagonista di questa 45a edizione è la natura. I biglietti per gli spettacoli sono già in vendita in early bird.

    In quest’anno insolito, Pergine Festival ha scelto di dividere il suo progetto culturale in due stagioni, estate e autunno. L’autumn edition, in programma dal 27 al 31 ottobre, prosegue l’indagine sul rapporto fra essere umano e ambiente iniziata con gli eventi estivi, cercando di aprire alla riflessione una serie di questioni legate al nostro ruolo all’interno di un ecosistema complesso, nonché alle conseguenze del nostro agire. Risuona infatti nuovamente la necessità di scatenare risposte potenti dinanzi a eventi devastanti, ed allo stesso tempo quello di placare le acque tormentate e ricostruire luoghi di quiete.

    Mentre la stagione estiva si è sviluppata tra spettacoli, concerti, performance e installazioni prevalentemente all’aperto, la stagione autunnale si concentrerà sulle produzioni legate agli spazi teatrali – con alcuni debutti nazionali – mantenendo uno sguardo rivolto all’innovazione dei linguaggi e alla sperimentazione, attraverso laboratori e giornate di lavoro dedicate all’approfondimento di specifiche tematiche.

    Il Festival intende in questo modo offrire al pubblico una selezione di progetti di riconosciuta qualità artistica, nonché di riflessioni critiche per ripensare il nostro stare al mondo tornando a con-vivere e a con-dividere spazi e pratiche artistiche.

    IL PROGRAMMA

    Martedì 27 ottobre, il Festival riprende la narrazione cinematografica avviata durante la summer edition. Sul grande schermo del Teatro Don Bosco, verranno infatti proiettati i cortometraggi documentari NATURAE, a cura di Roberto Cavallini. Il lavoro di Cavallini invita a riflettere sul nostro rapporto con i paesaggi naturali e con quelli che plasmiamo, sulle molteplici rappresentazioni della natura, dell’ambiente e del loro sfruttamento. Saranno presentati: RIAFN di Hannes Lang (DE, 2019); Nature: All Rights Reserved di Sebastian Mulder (BE, 2016); Hoa di Marco Zuin (IT, 2018); La Buona Novella di Sebastiano Luca Insinga (IT, 2019); Tutto compreso di Corina Schwingruber Ilic (CH, 2018).

    Per il ritorno in teatro, la compagnia Stalker Teatro propone mercoledì 28 al Don Bosco lo spettacolo LA NEBBIA DELLA LUPA, una creazione onirica e sintetica che indaga il potere della natura attraverso un mondo immaginifico di figure allegoriche ed epifanie sciamaniche.

    Giovedì 29, debutta al Teatro Don Bosco alle 21.00 il neonato collettivo Kalakara, formato dalla violinista polacca Dorota Jasinska, dalla fisarmonicista perginese Margherita Berlanda e dalla compositrice polacca Anna Sowa. Kalakara porta a Pergine CLOSE UP, una pièce di teatro musicale che sperimenta l’interazione tra corpo, sonorità acustiche ed elettroniche per riflettere sulle reazioni umane al cospetto delle forze naturali.

    La serata di giovedì prosegue alle 22.00 sempre al Don Bosco con una doppia riflessione sul lockdown e sulla quarantena.

    Azione_Improvvisa Ensemble presenta 40” KLANG ROOM, un progetto audio-visivo che ha coinvolto 10 compositori di musica contemporanea nella creazione di altrettante partiture ispirate alle 4 stanze in cui si sono trovati i musicisti separati dall’isolamento.

    Martina Badiluzzi (vincitrice del bando Registi della Biennale di Venezia 2019 e ospite di Pergine Festival lo scorso luglio con la performance Forastica) propone invece ELETTROSTATICA, storia pulp che ritrae i voli pindarici di una donna confinata in un piccolo appartamento durante il lockdown, trasformandola in un’eroina immaginaria e metropolitana.

    Venerdì 30 e sabato 31 alle 18.30, spazio all’indagine sul rapporto Uomo-Natura con IL SEMPLICE PROFONDO, creazione speciale per il Festival curata da Nullo Facchini nell’ambito del laboratorio “Creating Transformative Encounters”. Facchini, direttore della pluripremiata compagnia danese Cantabile 2, si è ispirato alle pratiche performative Human Specific, focalizzandosi sulla dimensione immersiva, sull’incontro one-to-one e sull’esplorazione dell’intimità ai tempi del distanziamento sociale.

    Venerdì 30 alle 21.00, torna il teatro contemporaneo con i romani Dynamis. Gruppo di ricerca artistica dedicato alle arti performative (nonché artisti associati al Festival), i Dynamis debuttano con MONDAY, spettacolo realizzato in collaborazione con ENEA – Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile. In questo nuovo lavoro, il fantastico mondo delle plastiche, il loro utilizzo e il loro smaltimento, diventano temi socialmente imprescindibili, in una apparente corsa contro l’estinzione che finisce per tracciare un manifesto di distruzione consapevole.

    Sabato 31 ottobre alle 20.30, la compagnia milanese Oyes chiude il Festival con VIVERE È UN’ALTRA COSA. La pièce apre una riflessione sul contesto attuale della pandemia, con un racconto delicato e autoironico a cinque voci del tempo sospeso del lockdown.

    In continuità con il programma estivo, torna a Pergine Festival IL MUSEO DELL’EMPATIA di Diana Anselmo, un’installazione che concretizza lo studio intorno al tema dello stigma e della decostruzione del canone. L’opera sarà fruibile martedì, mercoledì e giovedì fra le 20.00 e le 22.30 e venerdì e sabato dalle 17.30 alle 22.30 nel portico del Teatro Don Bosco.

    Per il secondo anno consecutivo, il Festival ospiterà inoltre i progetti selezionati da P.A.G. – PERGINE ARTE GIOVANE, il bando attraverso cui il Comune di Pergine Valsugana sostiene i giovani artisti  under 35 del Trentino – Alto Adige. Il 27 ottobre alle ore 18.00 verrà inaugurata la sezione arti visive con una mostra collettiva in Sala Maier. Saranno esposte le opere visive di Ludovico Tartarotti, del collettivo A5sensi e di Paola Boscaini. Nella stessa serata, in apertura del programma Naturae, verrà presentato il documentario breve Viva di Marco Loss. Per la sezione arti performative, in abbinata agli spettacoli del Festival, verranno presentate le performance di Lorenzo Morandini Idillio, Francesca Bertolini Lupo e Jacopo Giacomoni Ebbrezza distruttiva di una scimmia cappuccina, per concludere con la performance musicale I’m a T r u e  S t a r di Adele Pardi e Stefano Artini durante il finissage della mostra.

    INFO E NOTE

    Il costo dei biglietti è di 10 euro per l’intero e 8 per il ridotto. I biglietti possono essere acquistati online su primiallaprima.it fino a un’ora prima dell’evento, presso gli sportelli delle Casse Rurali Trentine, oppure al botteghino del Teatro Don Bosco a partire da un’ora prima che inizi lo spettacolo. Dall’8 al 15 ottobre i biglietti saranno venduti in early bird alla tariffa ridotta di 8 euro. La performance “Il semplice profondo” ha un biglietto unico di 5 euro acquistabile solo in loco, ma è necessaria la prenotazione all’indirizzo ticket@perginefestival.it.

    Le performance di P.A.G. – Pergine Arte Giovane e i cortometraggi di “Naturae” sono a ingresso gratuito, ma con prenotazione su Eventbrite.it.

    In considerazione dell’emergenza sanitaria in atto, gli spettacoli presenteranno capienze ridotte per garantire la sicurezza individuale e collettiva. Gli spettatori sono quindi invitati a munirsi di biglietto con anticipo, al fine di evitare code in ingresso.

    In foto Oyes, Vivere è un’altra cosa