OPEN 2019
La commissione artistica dell’ottavo bando OPEN ha esaminato 400 candidature, di cui più di 300 di provenienza italiana e circa un centinaio di provenienza internazionale, selezionando tre progetti: una nuova produzione e due ospitalità.
NUOVA PRODUZIONE
Elisabetta Consonni (IT)
OSPITALITÀ
Berlin, Nevada (IT/UK)
Yao Liao (TWN/DE)
Il bando OPEN///CREAZIONE [URBANA] CONTEMPORANEA 2019 è stato promosso da Pergine Festival con il sostegno congiunto di Zona K (Milano), In\Visible Cities (Gorizia)/Contaminazioni digitali (Cormons) e Indisciplinarte (Terni). Il bando ha promosso la messa in rete di competenze e supporti economici a sostegno della creazione contemporanea nel campo delle arti performative, architettoniche e delle nuove tecnologie per lo spazio pubblico.
NUOVA PRODUZIONE
Elisabetta Consonni | Ti voglio un bene pubblico
Ti voglio un bene pubblico è un gioco urbano che riflette sulle infrastrutture di divisione quali cancelli, muri, recinti. Tanto di quello che ci circonda è fatto di muri: capirne il senso, di volta in volta, è una pratica civile necessaria. L’articolo del codice civile che regola la costruzione di recinzioni per definire la proprietà privata è chiamato “ius escludendi alios”. Determinare il proprio escludendo l’altro. Quando un muro smette di proteggere e comincia a escludere e segregare? E quando ad essere recintato è un luogo pubblico, quanto di pubblico rimane di quello spazio?
OSPITALITÀ
Berlin, Nevada (UK) | Still Night
Ispirato alle Città Invisibili di Italo Calvino, lo spettacolo assegna alla città in cui si svolge il ruolo di protagonista. Da Brisbane a Yokohama, passando per Kochi, Atene, Bristol e Londra, Still Night cambia costantemente forma e colori, riflettendo la città che ha intorno. Una lettura di Pergine, vista attraverso una molteplicità di lenti, in cui eventi e luoghi reali si mescolano con prospettive immaginarie. In Still Night la ricerca sulle architetture e il lavoro in site specific di Berlin, Nevada si fonde con il teatro basato sulle istruzioni, fulcro della ricerca artistica di Silvia Mercuriali, assegnando al pubblico un ruolo preciso all’interno della narrazione.
Yao Liao (TW/DE) | By mushrooms
By Mushrooms è una performance che esplora la relazione tra chi guarda e chi viene guardato nello spazio pubblico. Lo spettatore viene invitato a indossare un copricapo/maschera a forma di fungo porcino, trasformandosi così in un’immagine surreale, e, ascoltando una traccia sonora, viene guidato tra le strade e la vita quotidiana della comunità. Lo spazio urbano si fa spazio performativo, esattamente come il pubblico, che, senza accorgersene, si fa attore.