OPEN 2018
La commissione – composta da Fabio Biondi, L’Arboreto Teatro Dimora; Valentina Kastlunger e Valentina Picariello, Zona K; Emanuele Masi, Bolzano Danza; Chiara Organitini, Terni Festival; Carla Esperanza Tommasini, Pergine Festival – ha esaminato le oltre 120 proposte arrivate da tutta Italia, di cui 14 dal Trentino Alto Adige, selezionando due progetti dal territorio regionale e due dal resto d’Italia.
SEZIONE NAZIONALE
SEZIONE REGIONALE
SEZIONE NAZIONALE
Dance Makers | Itinerari coreografici in urbana
Invadere la città con la danza, suggerire una riflessione sul territorio e sulle sue risorse, attraverso interventi che esplorano gli spazi tramite i linguaggi del corpo. La danza e il corpo si fanno tramite per la costruzione di nuovi immaginari, nuovi punti di vista e nuove connessioni, in un percorso esperienziale di relazione dove il pubblico diventa allo stesso tempo visitatore, spettatore e protagonista.
Anche a Pergine, per costituire le tappe di inediti itinerari coreografici, Dancemakers si sono lasciati ispirare dagli elementi architettonici, dalle geometrie, dalle sonorità, dalle storie, ma anche dagli abitanti che rendono unico questo territorio, coinvolgendoli nell’azione performativa.
Full of Beans | Nuovo Cinema 500 #Pergine
Nuovo Cinema 500 è un progetto di cinematografia urbana che coinvolge gli abitanti dei territori raggiunti per raccogliere memorie, testimonianze e vissuti.
I mini-documentari realizzati vengono restituiti alla città in una sala cinematografica d’eccezione: una storica Fiat 500 che, riallestita ad hoc, accoglierà due spettatori alla volta per le proiezioni.
La ricerca di Nuovo Cinema 500 arriva a Pergine per costruire un atlante audiovisivo della città. A partire dalle esplorazioni urbane, dagli incontri, dalle interviste e dai racconti sono stati realizzati dei mini-documentari della durata massima di 5 minuti, visibili all’interno della Fiat 500.
SEZIONE REGIONALE
azione_improvvisa ensemble | The Kites
The Kites è un’installazione musicale interattiva che favorisce un approccio partecipativo all’ascolto. Attraverso i Kites si invita il visitatore a concentrarsi sull’ascolto: si ascoltano rumori, si ascoltano suoni tratti dall’infinita realtà sonora della città di Pergine.
Ogni strumento, che risponde diversamente in base all’impulso percussivo, può essere suonato dal visitatore sia singolarmente che in contemporanea agli altri; l’atto musicale si sviluppa attraverso una dimensione di socialità. I musicisti di azione_improvvisa ensemble accompagnano la sperimentazione dello spettatore abbinando in alcuni momenti i Kites ai loro strumenti abituali, fondendo i suoni acustici con i suoni riprodotti.
Quasark675 | Micù. Macchinario inutile di consapevolezza urbana
Come riappropriarsi dello spazio pubblico e dei rapporti sociali?
Micù è un’installazione interattiva che sorprenderà i passanti con periscopi, specchi, telefoni senza fili, invitandoli a guardarsi, ascoltarsi, per poi spostare l’attenzione sullo spazio urbano, le persone, i dettagli. Si comincia il gioco ascoltando la propria voce e ci si ritrova ad aspettare che qualcuno risponda dall’altra parte del tubo, ci si avvicina per vedere la propria immagine e ci si ritrova riflessi in quella dell’altro. Micù è inutile, perché quello che fa lo potremmo fare ogni giorno alzando lo sguardo, scoprendo gli spazi, parlando con le persone, è un “macchinario inutile di consapevolezza urbana” e per questo utilissimo.