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    #PERGINEFESTIVAL
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    OPEN 2015

    La commissione ha selezionato due progetti dal territorio nazionale e due progetti dal territorio regionale.

    SEZIONE NAZIONALE

    Dynamis

    Two in a Suitcase

    SEZIONE REGIONALE

    Serena Osti

    Stefano Bernardi

    SEZIONE NAZIONALE

    Dynamis | 2115. Dispositivo ludico per l’immortalità

    Una performance pensata per il pubblico del 2115. Una “capsula del tempo” è una scatola in cui preservare il nostro tempo, una traccia oggettiva e priva di filtri dell’epoca presente, la più banale quotidianità che diventa memoria storica.

    2115 è la capsula che è stata allestita a Pergine e riempita di tutto ciò che è testimonianza: oggetti personali, registrazioni audio, video, foto, materia organica e non. Materiale che è stato raccolto, archiviato ed elaborato in tutto lo spazio urbano da squadre esplorative, che potevano essere seguite in diretta. La capsula è stata sotterrata al Castello di Pergine, indicato da un’apposita targa e custodito dalla comunità. Potrà essere dissepolta solo fra cent’anni. 

    Un’azione performativa che diviene rito collettivo, a beneficio delle generazioni future.

    dynamisteatro.it

    Two in a suitcase | Kyma

    Kyma (in greco κúμα, onda) è una riflessione sulla ciclicità della vita e sul rapporto sinestetico con il mondo a partire dall’acqua e dal suono: due elementi ciclici che sono alla base dell’esistenza naturale. Il progetto vuole far recuperare la percezione di se stessi come parte di un continuum universale.

    Kyma è un’installazione sonora che ha le sue radici teoriche e progettuali nella fisica delle onde e nella fisica del suono, con influssi da altre scienze. È inoltre una ricerca vocale che fonde rumori, vibrazioni, risonanze emotive, canto e recitazione poetica, in una ripetizione di cicli sonori e concettuali che crea una dimensione fluida e mutevole.

    Un inedito incontro tra performance e ricerca scientifica, un progetto che abbraccia musica, linguaggio, mitologia, fisica e ingegneria.

    SEZIONE REGIONALE

    Serena Osti | Stella

    Stella è un’occasione per ricordare una particolare forma di emarginazione sociale, quella di chi è costretto a casa da infermità o vecchiaia. Un corteo di adulti e bambini ha sfilato per le vie della città portando con sé gli spaventapasseri costruiti da alunni delle scuole medie di Pergine. Ispirati alla tradizione contadina, questi “scaccia-mali” dalla figura antropomorfa, sono stati deposti sulle porte di casa come omaggio alle persone anziane o malate che da casa non possono uscire. Il corteo è stato accompagnato da cori della tradizione trentina – tra cui quella degli Stellari – e vecchi canti per bambini.

    Stella non è uno spettacolo folklorico né una performance, ma un rito collettivo che vuole celebrare gli assenti per ridare loro voce e memoria, recuperando il senso della comunità.

    Stefano Bernardi | Vitae

    Tendere alla massima semplicità per consentire il più alto grado di complessità, sottraendo l’ovvio e aggiungendo il significativo: è questo il principio che anima Vitae, un’installazione sonora che trae forza espressiva dall’azione diretta dei visitatori, dalla loro sensibilità e anche dalla loro resistenza fisica.

    Si tratta di un dispositivo artigianale composto da pompe, palloni e tubi di gomma, canne d’organo e tappeti per auto. Le canne, rivestite dai palloni di gomma, producono un accordo continuo sul quale il pubblico, utilizzando una sorta di “tastiera” formata dalle pompe, può dar vita a contrappunti ritmici o melodici azionando le altre canne.

    Vitae vuole essere uno strumento acustico, rampicante, organico e ginnico, ma soprattutto un’esperienza collettiva.