Campomarzio | Homo ludens

Un esercizio di deriva collettiva che trasforma l’abitato di Pergine in un’esperienza che supera i limiti della mera opportunità, mirando a risvegliare le nostre passioni e a farci riappropriare del tempo e dello spazio. Homo Ludens invita i partecipanti (cittadini) a rinunciare allo spostamento nello spazio finalizzato al raggiungimento di uno scopo e a lasciarsi andare alle “sollecitazioni del terreno e degli incontri”. Un modo per mettere in discussione noi e il nostro agire meccanico e quotidiano, spingendoci verso un fare radicalmente inutile e liberato da ogni competizione. Il ludico è qui inteso, appunto, come uso non-funzionale e anti-economico del tempo e dello spazio, attività creativa pura svincolata da qualsiasi costrizione socio-culturale.

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Federica Chiusole | Q.B.?

“Q.b.” significa “quanto basta” e definisce una dose a discrezione di chi cucina. Q.B. indaga il tema della violenza sulle donne attraverso la manipolazione di oggetti di uso quotidiano seguendo l’estetica della dimostrazione culinaria, molto in voga sui media tv, e l’ascolto di storie cosiddette “al margine”. Durante la performance i racconti di donne vittime di violenza dentro le mura domestiche assumono il sapore e l’odore delle pietanze preparate con maestria. Gli ingredienti si antropomorfizzano e i gesti assumono connotazioni inusuali quanto scomode. Q.B. racconta una strage odierna, frutto di una mentalità diffusa e di un’immagine falsata del genere femminile che passa sugli schermi accanto alle ricette di cucina. In un indifferente e indifferenziato cannibalismo mediatico. Q.b.?

Studio X Architettura. Atto d’Amore | Elogio della leggerezza

Un palloncino sospeso, solitario, posto all’ingresso dell’ex Ospedale Psichiatrico, richiama alla mente l’idea dell’individuo lasciato in balia degli eventi, solo nel suo viaggio esistenziale al confine tra normalità e follia. E tuttavia quel palloncino e quel luogo dialogano con il cuore del paese, la piazza centrale, lo spazio del riscatto, dove vengono sospesi serialmente molti palloncini che formano una sorta di coperta, leggera e potente, che avvolge e protegge l’intera comunità. Un concetto rafforzato dall’illuminazione durante la notte e dal gioco di luci e ombre che si crea naturalmente di giorno. Un’installazione ricca di suggestioni e significati, che è terminata l’ultimo giorno con una simbolica catarsi di tutta la città.

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David Curtis-Ring | Undressing the mythic body (UK)

David Curtis-Ring, costumista, scenografo e art director londinese, lavora alla realizzazione di video musicali, sfilate di moda, produzioni teatrali, vantando collaborazioni con svariati artisti e realtà culturali.

Undressing the Mythic Body è il risultato di un workshop intensivo tenutosi a Pergine. Si tratta di una vera e propria seduta di approfondimento sulla memoria individuale rielaborata creativamente in forma di costume, che quindi oltrepassa i limiti dell’oggetto “vestito” per diventare installazione e performance.

I prodotti di questo lavoro sono stati mostrati e animati artisticamente in una serata di grande suggestione, per poi essere esposti nei giorni successivi nei negozi del centro storico di Pergine.

davidcurtis-ring.com